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Casa Benna

Filosofia Produttiva

I vigneti collinari di CASA BENNA® hanno una superficie di circa 11 ettari e sono esposti a sud-est.

I terreni sono costituiti da argille ferrettizzate, caratterizzati da una composizione pedologica piuttosto disomogenea. Quando si impianta un vigneto, lungo i filari, vengono lasciate delle aperture laterali ogni 30 – 40 metri.

Ciò consente, in vendemmia, di separare le uve a seconda dei parametri di maturazione e delle caratteristiche delle stesse, e di pigiarle in vasche distinte.

E’ sufficiente spostarsi di pochi metri per trovare uve diverse e ottenere poi vini diversi: alcuni più adatti all’invecchiamento, altri più indicati ad essere bevuti giovani.

A CASA BENNA® non si rinuncerà mai a queste attenzioni in vendemmia, che pertanto avviene e avverrà sempre manualmente in piccole casse e con una selezione quasi chirurgica alla raccolta.

Fin dal 1994 abbiamo aderito con entusiasmo al criterio della lotta integrata.

Una buona vendemmia è sempre figlia di un terroir vocato, di fattori climatici favorevoli e di corrette operazioni colturali. Il rispetto delle rese per ettaro è rigoroso, con una media intorno ai 90 quintali, che scendono a 70 per il Gutturnio Classico Riserva.

Soprattutto per la barbera, vitigno solitamente generoso, è opportuno ridurre il carico di grappoli per pianta per ottenere un vino dotato di maggior volume.

Fin dalla prima stesura, abbiamo aderito al criterio della produzione integrata, per un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dei propri prodotti.

Dal  1988 effettuiamo il recupero dei “sarmenti”, ovvero gli scarti di potatura dei vigneti.

Una volta raccolti a ridosso della vigna, vengono imballati per essere utilizzati nel nostro valorizzatore termico per scaldare l’acqua e i locali dell’azienda.

Sempre attenti all’ambiente dal 2011 è attivo un impianto Fotovoltaico integrato al tetto della cantina, progettato per coprire il fabbisogno energetico dell’azienda.

Le origini dei nomi

ilgarrito etichetta

Realizzato per celebrare il gioioso volteggiare delle rondini, che nei pomeriggi estivi si radunano attorno alla nostra cascina per predare in volo i tarli del legno “Anobium Punctatum”, emettendo spesso un Garrito di apprezzamento

Superiore Vidarò sd square

Vidarò, in dialetto piacentino identifica “tralci”, gli stessi tralci che, terminato il ciclo produttivo, vengono potati e successivamente imballati in fascine

punctatum

Si tratta dei tarli della specie “Anobium Punctatum” che sfarfallano numerosi uscendo dalla nostra legnaia dove riponiamo le fascine di Vidarò

La Bonarda Frizzante é dedicata alla memoria di Nonna Irma e celebra i suoi ricordi, quando nel cuore della notte scendeva in cantina a filtrare il suo vino preferito per averlo amabile e frizzante la primavera successiva

luce-di-selce-etichetta

Nata per celebrare la centesima vendemmia di Casa Benna, prende il nome da una scheggia di selce risalente al neolitico rinvenuta durante le operazioni di scasso e impianto del nuovo vigneto di Malvasia.

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